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Morti bianche in Sicilia, una scia di sangue 400 morti in 5 anni

La Sicilia delle morti bianche, 400 morti in 5 anni alto il numero di incidenti, nei cantieri edili il 10% delle vittime.

In Sicilia una vera e propria scia di sangue, sicurezza zero!

Lo rende noto Filippo Virzì, già componente del Comitato Consultivo Provinciale  INAIL di Palermo.

Secondo l’Inail, tra il 2019 e il 2023 nell’isola sono stati 406 i morti sul lavoro, uno ogni 4 giorni. È un numero enorme, che pone la Regione all’ottavo posto in Italia. In prima posizione la Lombardia, con 1.092 morti nel quinquennio, ma che presenta anche quasi il doppio della popolazione e un reticolato economico molto più articolato e vivace della Sicilia.

Al secondo posto la Campania, che scende a 628 morti tra 2019 e 2023, e il Lazio a 599. In totale, nella penisola sono morte 6.618 lavoratori, quasi 4 persone ogni giorno dell’anno. Unica nota positiva, il trend decrescente: se nel 2019 i morti in Sicilia sono stati 88, nel 2023 si è passati a 65; unico picco verso l’alto nel 2020, anno in cui ha sicuramente inciso la pandemia con le sue morti sul lavoro connesse all’epidemia. Per il resto è stata una continua discesa, generalizzata a tutta la penisola, dove si è passati da 1.235 morti nel 2019 a 1.041 nel 2023.

Moltissimi di questi lavoratori che perdono la vita ogni giorno lo fanno nei cantieri edili.

Le maestranze che esercitano l’attività edile in Sicilia sono spesso lavoratori in nero , non dispongono del contratto collettivo nazionale corrispondente e non sono tenute a frequentare i corsi di formazione obbligatori previsti per gli edili.

 

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