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Lavoratori Asu. Basta con soluzioni tampone, le parti sociali richiedono la stabilizzazione

Intervengono le parti sociali sulle novità riguardanti i lavoratori Asu a 36 ore: “Bene l’individuazione delle risorse per l’integrazione fino al 15 novembre, si lavori per garantire le risorse fino a fine anno e arrivare alla non rinviabile stabilizzazione del personale”.

“Che il governo sia riuscito a individuare le risorse per garantire l’integrazione oraria degli Asu fino al 15 novembre è un fatto positivo ma non sufficiente, occorre che l’esecutivo rintracci le risorse per garantire l’integrazione oraria fino a fine anno e lavori per arrivare alla stabilizzazione di questo personale”. A dichiararlo sono le segreterie regionali di Cgil Fp, Cisl Fp, UilTemp, Ugl Ale e Ugl Autonomie, Confintesa e Cobas Codir commentando l’annuncio dell’assessore alla Famiglia Nuccia Albano dopo che, nei giorni scorsi, il Dipartimento al lavoro aveva annunciato che dal primo novembre gli Asu sarebbero tornati a svolgere servizio per 20 ore per raggiungimento del limite di spesa.

“La precarietà delle soluzioni individuate per la vertenza degli Asu – commentano i sindacati – invita il governo regionale e tutte le forze politiche dell’Assemblea regionale siciliana ad avviare nel brevissimo termine un incontro con le parti sociali per consolidare e condividere il percorso conducente alla definitiva ‘stabilizzazione’ di tutto il personale Asu. È l’ora di dire basta alle soluzioni tampone finora utilizzate”.

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